Cos'è il liberalismo

Partiamo da un assunto:


Al contrario della vulgata interessatamente diffusa da parte di chi di Stato vive direttamente o indirettamente,

Il liberalismo non è la difesa dei ricchi.

Al contrario, i principi su cui il Liberismo si basa, nascono per tutelare i consumatori e non i produttori.


Per i Liberisti, la visione paternalistica, che considera i Cittadini dei perfetti deficienti incapaci - quindi da controllare e regolamentare - non è solo errata, ma è umiliante per i medesimi, oltre che pure inefficiente, riversando sugli stessi costi abnormi e burocrazia a non finire, mortificando i loro spiriti e l’iniziativa economica. 

Questa concezione deriva dalla convinzione che lo Stato sia un’entità superiore, una divinità a cui affidarsi come ad un Santo Protettore, dal quale attendersi la soluzione dei problemi e dal quale ottenere o pretendere ciò che arbitrariamente viene ritenuto “giusto” o “dovuto”.


Invece noi riteniamo che lo Stato non sia una fonte privilegiata della conoscenza! 

Esso non può decidere quali beni produrre o vendere ed a che prezzo, perché noi uomini siamo ignoranti e fallibili e lo Stato, essendo una aggregazione di individui, è un’emanazione umana e non può che avere le stesse caratteristiche di fallibilità.

Ribadiamo che è la presunzione che questo possa decidere quale sia la strada giusta per tutti ad essere la morte della società libera e la mortificazione dell’individuo.


Il Liberismo NON è tutto ciò! 


E' invece la teoria della limitazione del potere dello Stato, in favore della difesa degli individui, dei Cittadini: non ci possono essere libertà nè civili nè politiche in assenza di quella economica.



Liberalismo è la convinzione che grazie all’impegno, l’intelligenza, l’intraprendenza, la fatica degli individui, sia possibile realizzare una società più felice e più prospera, in grado di progredire e migliorarsi, proiettata verso il futuro.

I Liberisti sanno che hanno bisogno che le conoscenze disperse nella società liberamente si incontrino: questo meccanismo di esplorazione dell’ignoto e correzione degli errori è il Liberismo.

Esso è strettamente legato al metodo scientifico, che é una peculiarità dell’Occidente: è il metodo che permette tramite continui tentativi liberi, di indagare la verità correggendo gli errori. 

I lIberisti credono che ci sia un ordine sociale, ma che non sia possibile determinarlo a priori. 

Il Diritto, conseguentemente, deve garantire la compatibilità delle azioni umane,  ma non può definirne  la meta perché il bene comune non esiste.

Se di bene comune si vuol parlare, questo, al massimo, è l’insieme delle regole che consentono a ciascun individuo di esprimere il più possibile la propria libertà individuale.


La nostra idea di giustizia è declinata quindi solo in termini negativi: sappiamo solo cosa non è giusto.
Per sapere cosa è giusto dovremmo avere una gerarchia di fini obbligatori e questo non può esistere per i Liberisti, perché cancellerebbe la libertà di scelta. 


Il compito del legislatore, dunque, è quello di redigere poche norme astratte e generali, questo in contrapposizione al Socialismo, che ne stabilisce  numerose ed anche specifiche, come la pretesa di controllarne ogni aspetto, spesso agevolando un gruppo sociale a scapito di un altro.